Atto V: Paint Your Death



Personaggi 
Barbara, la terribile arredatrice.
Ospite ecologista, no ai prodotti cancerogeni.
Campionessa del riciclo, no allo spreco.

Il florist
, no ai fiori finti.
Ospite speciale misterioso, ospite speciale misterioso.

La scena si rappresenta in Camposanto.

Anno 2143. Tutti i nostri eroi sono defunti. Defunti, sì, ma non hanno di certo perso la loro vena artistica. Tra tutti quanti spicca la nostra Barbara che oggi, in compagnia dei suoi ospiti, ci svelerà come creare una stanza per uno zombie.
(A causa del budget mancante per l'opera, l'autrice è stata costretta a cedere, scrivendo degli slogan "no a" qualcosa nel cast. Ci scusiamo per il disagio).

(Barbara)
Benvenuti, finalmente siete giunti

nel mondo ormai colmo di defunti!
Ove tutti noi della tv reale
giaciam. Non è male!
Forse di ciò ignoranti siete, 
ma qui con noi vi divertirete!
Quindi, mano ai coltelli, ai coltellacci
raccogliete stoffa, colla e stracci!

Per codesto logo già si spera
un bel tessuto in seta nera
con ricami color sangue damascati
e nel legno intarsi pregiati!
 
Tutto ciò non è reale
sol scontato e banale:
or andiamo a dare un tocco
un po' Paint, non barocco!

Or vediamo, miei mortini
una camera per bambini.
Quindi via, su i pennelli!
Su gli stencil e gli acquerelli!
 
Barbara si sposta verso una camera dipinta completamente di rosso sangue, con delle teste appese al muro.

(Barbara)
Ora qui, qui guardate!
proprio qui ammirate!
Come faccio quest'effetto?


Credi a me, semplice è assai!
Segui me, su, dai!


Un uomo urlante viene introdotto a forza nello studio. Legato, bendato, grondante di sudore.

(Barbara)
Or prendete un uomo adulto e lo fate dissanguar
quand'egli emana l'ultimo sussulto, la testa gli dovete tagliar!
Mi raccomando per i piccini, non usate questa accetta:
forbicine o punteruoli, non coltelli o una lametta!

Una volta ciò compiuto
dei grandi chiedete l'aiuto.
Con martello ed un chiodino
l'appendete pel codino!

Ripetete tutto ciò ogni volta che vi piace
con martello e dei chiodini od il becco di un rapace!

Or che finite son le pareti continuiamo l'operato:
vediamo quindi ciò che il nostro ospite ci ha portato!
La scena si sposta su di un tavolo, colmo ciarpame biologico.

(Ospite ecologista)
Eccoci qua! Oggi farem, per questi bimbi,
un quadro pop art, con dei bei zombi!
Prendiamo la pelle dei nostri amici
noi lo sappiam, lor son felici!

Di loro, si sà, niente si butta:
un po' di colla qua, che sia ben asciutta!

Or attendiamo, dopo aver fatto, 
prendiamo un phon ed un bel gatto.
Della bestiolina asciughiamo il pelo
e nell'orecchio infiliamo uno stelo!

Per finir già prendiamo del legno
e sulla cornice facciamo un disegno.
Questo ovviamente e a gusto vostro
io ci farò un grande e bel mostro!

(Barbara)
Un po' di colore, mio caro Tizio, 
ci vuole, già! Questo è l'inizio!

(Ospite ecologista)
Mia Barbarella, hai gran ragione
dipingiam ciò con l'arancione!
Di color giallo facciamo il gatto
ed un po' di fucsia, ed ecco, or è fatto!

(Barbara)
Gioia! Stupore! Gran gioia per gli occhi!
Capolavoro! Non fichi secchi!
Or però caro, io devo andare...
ma questo lavoro ti devo rubare!

L'ospite ecologista, contrario al furto di Barbara, la insegue per metà studio. Viene comunque fermato dai non-morti di guardia.

(Barbara)
Eccezionale, son senza fiato!
Vediam cos'altro i nostri ospiti ci han portato!

Di corsa, perdendo però una gamba causa decomposizione avanzata, Barbara si dirige verso l'ospite.
Fuori onda.
Si torna in onda. La gamba viene brutamente attaccata. Al contrario.
Si notano i problemi di Barbara nel camminare.

(Campionessa del riciclo)
Buonsalve a tutti, son Adalberta!
Vi renderò partecipi della mia scoperta!
Sapete, voi, che con dello stucco, 
un po' di pepe e un po' di trucco, 
senza contare del buon letame,
un portalampada si può creare?

(Barbara)
Oh felicità, oh stupore!
Oh meraviglia, oh amore!
Un portalampada, i miei preferiti, 
con vera roccia delle Dolomiti!

(Campionessa del riciclo)
Bene, eh sì, giusto, ora partiam, 
mettiam lo stucco con il salam
in una terrina con acqua e colla, 
fino a che la roccia, non diventi molla.

Fortunatamente il lavoro abbiam già pronto
eccolo qui: ora un mappamondo!
Togliam l'America dalle cartine 
sostituendola con delle lampadine!

Or lo stucco, con il letame
andiamo a ad unire e lavorare:
poi il pepe aggiunger dobbiam
ed ecco la lampada: felici noi siam!

(Barbara)
Svenimento, sto morendo!
Avessi i denti, le labbra mi starei mordendo!

Oh stupore, o disio!
Or, il paralume, però è mio!

Vista la sorte del precedente ospite, la nostra campionessa si lascia depredare.

(Barbara)
Di tutti i momenti è il mio preferito
andiamo da Oscar, nel campo fiorito!

Primo piano del florist.

(Florist)
A tutte le tombe i fiori ho rubato
rose, geranei, anche un pezzo di prato!
Quindi prediamo quest'ultimo affare
e insieme alla terra lo andiamo a mischiare.

Or sistemiamo le rose e i geranei
e lo rimettiam nei sotterranei.
Lo seppelliam vivo per qualche mese o più
e... ta-dan! Genio, virtù!

(Barbara)
Incredibile, stupendo, geniale!
Di tutti è il migliore questo tuo affare!

Or lo rubo e lo sistemo
nella mia stanza arcobaleno!

Oscar è ormai abituato a tutto ciò, saluta Barbara con un sorriso malinconico.

(Barbara)
Ora è momento del nostro speciale!
Indovinate chi andiamo a chiamare!

Le porte si aprono. Appare Christian Jessen con un dito luminescente.

(Jessen)
Son qui per voi!
Vi vedo smorti assai!
Or i pantaloni giù sfilate
e le chiappe dilatate!

La telecamera cade in terra. Il regista fugge via spaventato.
La trasmissione viene interrotta e, di coloro che in vita ci tennero tanta compagnia, non si seppe più nulla.

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